28.4.06

Piacenza: l'esercito dei precari aumenta anche in Comune

Domani al Farnese la presentazione di una ricerca. Sempre più servizi dati in esterno

Chi sono i lavoratori impiegati nei settori esternalizzati dell'amministrazione comunale, come i servizi sociali, le mense e le opere pubbliche? Qual è il loro livello di precarietà? E cosa può fare l'ente pubblico, nell'incerta situazione finanziaria in cui si trova, per migliorare le loro condizioni? A tutte queste domande ha cercato di rispondere l'indagine commissionata da palazzo Mercanti al dipartimento di sociologia dell'università di Padova, intitolata "Terziarizzazione delle attività pubbliche e nuovi profili sociali a Piacenza", che verrà presentata domani mattina alla cappella Ducale di palazzo Farnese nel corso di un convegno (dalle 9 e 30). Ieri mattina l'assessore con delega al Lavoro Ignazio Brambati ha ricordato lo spirito che ha guidato la ricerca, svolta attraverso le interviste di 60 persone, e anticipato alcuni risultati: il quadro che emerge è quello di un ricorso crescente dell'affidamento di opere e servizi di competenza pubblica a ditte esterne, e un contestuale aumento della precarietà delle persone impiegate.
«Il lavoro di studio condotto per circa un anno dai ricercatori dell'Università di Padova - ha spiegato - ha messo in evidenza come la costante diminuzione delle risorse economiche a disposizione degli enti locali abbia creato una situazione di grande difficoltà, e indotto a una sempre maggiore esternalizzazione nel campo dei servizi alla persona e della manutenzione ed esecuzione delle opere pubbliche.
E' stata effettuata un'analisi approfondita della struttura occupazionale nell'ambito degli appalti concessi dal Comune, con l'obiettivo di tracciare il profilo sociale degli addetti. Non è possibile quantificare con certezza il numero di questa tipologia di lavoratori, dato che per molti l'impegno è legato alla stagionalità: si può dire che sono alcune centinaia ed operano soprattutto nel settore dell'edilizia, nel campo socio-assistenziale attraverso cooperative sociali e educative, nelle mense scolastiche e nella gestione di alcuni impianti sportivi.
L'amministrazione non ha strumenti particolari per migliorare le condizioni di queste persone che sempre più spesso, soprattutto nelle fasce d'età giovanili, sono soggette a precarizzazione del rapporto di lavoro. L'ente pubblico può perfezionare in bandi di affidamento degli appalti, cercando di introdurre nei capitolati il massimo della tutela per gli addetti: in modo che le assegnazioni non vengano eseguite soltanto al ribasso finanziario. Un altro dato che emerge dalla ricerca è che, mentre prima erano le donne a costituire la parte più consistente delle figure meno protette, ora le nuove forme di precariato investono anche i maschi, senza distinzione di sesso».
Da una prima sintesi degli esiti dell'indagine, si nota come anche a Piacenza imprese e cooperative si configurino come i soggetti principali nella gestione ed esecuzione di progetti relativi ai settori anziani, immigrazione, handicap, ambiente; un modello nel quale le amministrazioni pubbliche fungono sempre più da coordinatore centrale, mentre l'esecuzione del lavoro è affidato a soggetti privati: uno dei sistemi, per l'appunto, con il quale i comuni riescono a contenere la spesa pubblica.
Ma. Fe.

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