15.4.06

Pescara: Troppi precari negli enti pubblici

«Troppi precari negli enti pubblici»
PESCARA — L’allarme del presidente regionale dell’Inps sul lavoro precario ha confermato, con dati ufficiali, ciò che la Cgil e la Cisl hanno denunciato da anni. Il fenomeno non riguarda solo i settori privati, ma anche tutta la Pubblica amministrazione regionale. Comuni, Province, enti strumentali e la stessa regione hanno creato un numero di precari valutabili tra i 2500 e 3000 persone, utilizzando varie forme contrattuali dai contratti a termine, co. co. pro., al lavoro interinale. Accanto al lavoro precario, la Pa ha "esternalizzato" o "privatizzato" molte attività che prima gestiva direttamente. In molti casi le attività appaltate, spesso al massimo ribasso e senza garanzie contrattuali per i dipendenti, hanno prodotto una ulteriore area di precariato. A oggi non è dato sapere quali "effetti benefici" abbiano prodotto queste scelte nè sul risparmio economico reale, nè sulla maggiore efficienza dei servizi erogati. L’ultima legge Finanziaria con tagli e risparmi spinge gli enti a ulteriori esternalizzazioni. In attesa di provvedimenti nazionali, che si attendono con il nuovo Governo, La Fp Cgil e la Fp Cisl chiedono di aprire, a tutti i livelli, a partire dalla Giunta regionale, un confronto serio su questi temi. A sostegno di questo confronto la Fp Cgil e la Fp Cisl, ritengono indispensabile promuovere una assemblea regionale, possibilmente unitaria, su questi delicati problemi.

sabato 15 aprile 2006

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